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LO Funds Alpha Japan P JPY

L’analisi
Politica d’investimento
A partire dallo scoppio della crisi finanziaria del 2007-2009 l’economia giapponese ha risentito fortemente le ripercussioni reali dell’allentamento creditizio e del panic selling generale. Negli ultimi anni il PIL si è mantenuto su livelli statici e in generale la continua diminuzione della forza lavoro disponibile ha avuto effetti negativi sulla produttività. Recentemente però il Governo, la Bank of Japan e le stesse imprese giapponesi stanno cercando di adottare misure utili al fine di uscire dalla stagnazione. L’esecutivo nipponico ha infatti annunciato una serie di riforme strutturali sul mercato del lavoro insieme a una politica fiscale accomodante, la Banca Centrale ha invece posto in essere un taglio dei tassi e infine le società domestiche stanno rivalutando le regole interne di corporate governance con una redditività sui massimi storici. Il settore del risparmio gestito offre un’ampia gamma di comparti che permettono l’esposizione all’area geografica analizzata. Tra i migliori fondi individuati sulla base del rating FIDA troviamo il LO Funds Alpha Japan, il Jupiter Japan Select e il GS Japan Equity Partners Ptf OC Cap. In generale la strategia dei fondi elencati prevede una forte esposizione in strumenti della categoria Large&Mid Cap giapponese, con una politica d’investimento discrezionale e l’impiego senza limitazioni di eventuali derivati.

Analisi storica
Il Jupiter Japan Select e il GS Japan Equity Partners Ptf OC Cap sono stati lanciati entrambi nel 2015, a cinque mesi di distanza l’uno dall’altro, mentre il comparto con la serie storica più lunga è il LO Funds Alpha Japan, con la prima quota emessa nel luglio 2008. Dall’analisi grafica emerge che tutti i tre fondi hanno tracciato trend molto simili, caratterizzati da sostenute fasi rialziste, intercalate da correzioni avvenute generalmente in prossimità dei crolli della Borsa giapponese. L’intensità del trend realizzato da GS Japan Equity Partners Ptf OC Cap risulta essere però meno sostenuta in determinati periodi, comportando rendimenti periodali più bassi e volatilità maggiore. L’analisi delle performance identifica il LO Funds Alpha Japan come il miglior fondo dei tre in termini di rendimento annuo composto, pari al 7,8%, in termini di volatilità, pari al 12,5% e per massima perdita realizzata, pari al 23,44%. Gli ottimi risultati del fondo devono comunque tenere in considerazione la possibilità del comparto di aver potuto implementare una strategia di lungo termine in linea con quelli che sono gli orizzonti temporali tipici del segmento Mid&Large Cap. La performance media annua composta del Jupiter Japan Select è stata invece del 7,4% con una volatilità di medio periodo del 13%. Infine, nonostante i rendimenti e la volatilità nel medio termine del GS Japan Equity Partners Ptf OC Cap risultano inferiori agli altri due fondi, la performance a tre anni registra valori più elevati. Il fondo ha sofferto complessivamente il rendimento quasi nullo realizzato nell’ultimo anno. L’analisi dei profitti appena descritta non prende però in considerazione il periodo della crisi finanziaria, di cui gli unici dati disponibili sono quelli relativi all’indice FIDA FFI Azionario Giappone Large&Mid Cap. Dalla metà del 2007 alla metà del 2009 l’indice ha infatti ottenuto una perdita del 36,4%, con una performance media annua negativa del 25 e il draw down massimo registrato è stato pari 42,7%. Dal 2015 il confronto dei fondi con l’indice di categoria FIDA mette in risalto andamenti generalmente molto simili, solamente il LO Funds Alpha Japan è capace di ottenere performance lievemente più allettanti. A partire poi dagli ultimi mesi del 2017 i tre comparti tracceranno movimenti rialzisti più sostenuti rispetto all’indice, nonostante la relativa correlazione rimanga comunque positiva.

Analisi competitiva
Nella categoria Large&Mid Cap Azionario Giappone, per le classi unicamente distribuite nei confronti di investitori retail, i tre fondi ottengono i migliori risultati per ogni orizzonte temporale preso in considerazione. Il LO Funds Alpha Japan si posiziona sempre nel primo o secondo quintile per qualsiasi scadenza analizzata e per qualunque indicatore calcolato. Risultati simili riscontrati per il Jupiter Japan Select, con solo la volatilità a un anno e il draw down a tre anni nel terzo quintile, e per il GS Japan Equity Partners Ptf OC Cap, unicamente la performance a un anno si posiziona nel quarto quintile.

Costi e struttura del comparto
Le classi dei comparti analizzati, distribuite esclusivamente nei confronti dei clienti retail, possono essere rappresentate da quote sottoscrivibili tramite versamento iniziale o da titoli negoziabili su segmenti telematici specifici. Dal punto di vista delle commissioni, i tre fondi sono gravati da spese di sottoscrizione e da costi di gestione, quest’ultime comprese in un range tra lo 0,95% e l’1,89% della massa gestita. Infine unicamente per il LO Funds Alpha Japan è richiesta una commissione del 20% sull’eventuale overperformance realizzata dal gestore.

Sintesi
Dall’analisi dei principali indicatori e dati macroeconomici giapponesi emergono risultati ancora poco rassicuranti per gli investitori e in generale per l’intera economia del Paese. Le recenti politiche centrali e i cambiamenti negli indirizzi imprenditoriali possono però portare miglioramenti radicali, partendo proprio dalla fiducia degli operatori dei mercati finanziari domestici. In questa prospettiva i fondi analizzati possono rappresentare un ottima opportunità d’investimento, considerando anche una più efficiente allocazione del capitale derivante dalla discrezionalità del gestore. In aggiunta, l’analisi dei principali indicatori di rendimento risulta molto allettante anche per i periodi passati, rilevando che le politiche di gestione sono state in grado di garantire performance adeguate nonostante lo scenario stagnante. In ottica di diversificazione, i comparti possono essere inseriti in un portafoglio ad hoc garantendo un ottimizzazione sia rispetto ad altre categorie di capitalizzazione (Mid&Small Cap), ma anche nei confronti di altre aree geografiche. Per la specificità dell’investimento il periodo minimo di detenzione è pari a 5 anni, in linea con gli orizzonti tipici di allocazione del capitale nel mercato azionario.

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