Saipem

Saipem

La società con sede nel Milanese, leader nel settore dei servizi per l´industria petrolifera onshore e offshore, si è ormai lasciata alle spalle il periodo aureo. Nel 2012 infatti il titolo raggiungeva il suo massimo storico e per ben due volte falliva il tentativo di superare la resistenza statica posta a 40 euro. Ne seguì un crollo verticale in borsa, caratterizzato da due picchi negativi particolarmente profondi, prima a febbraio 2013 e a poi quattro mesi dopo quando, anche grazie a un gap di quasi 4 euro, il prezzo dell´azione scese fino a raggiungere la soglia dei 12 euro. Successivamente, in corrispondenza di una situazione di ipervenduto segnalata dagli indicatori, il titolo è tornato a salire con un trend positivo che ha testato più volte i supporti dinamici per poi portare alla chiusura del gap a fine 2013. Questo periodo favorevole si è però esaurito qualche mese fa. Banca IMI, nonostante il dato positivo dell´utile relativo al primo semestre, ha tagliato il prezzo obiettivo di Saipem in seguito alla riduzione delle stime sull´utile per azione per il biennio 2015/2016 e alla revisione al ribasso di alcuni target per l´intero 2014. In corrispondenza di questi segnali negativi, si è verificato un cedimento del livello supportile citato e si è sviluppato un trend negativo. Pochi giorni fa è anche arrivata la bocciatura da parte di Deutsche Bank, che ha peggiorato il giudizio di credito su Saipem; questo taglio potrebbe avere un impatto negativo sul prezzo del titolo, prospettando quindi un outlook sfavorevole alla società nei prossimi mesi.  In questo scenario potrebbe risultare proficua una strategia di tipo sell down sotto i 17 euro con target a 16.32. In alternativa un possibile rimbalzo sul supporto dinamico posto intorno a quota 16.7 potrebbe rivelare utile una strategia di tipo buy area. https://www.borsaced.com/analisi/finmonitor.aspx